L’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, ha rifiutato di escludere tagli di posti di lavoro e ha detto che tenere il passo con la concorrenza cinese e rimanere redditizi richiederà un grande sforzo, che potrebbe comprendere anche la chiusura di impianti o la cessione di marchi. «Dovremo fare grandi sforzi», ha detto Tavares alla radio francese RTL, aggiungendo che spetta ai clienti del conglomerato decidere quali marchi hanno un futuro e quali possono essere ceduti.
Tavares ha anche detto che i problemi dell’azienda con il mercato statunitense, la ragione principale del suo recente profit warning, dovrebbero essere risolti entro la fine dell’anno. «Si tratta essenzialmente di un problema di scorte eccessive – ha spiegato. – Penso di poter dire con certezza che il problema sarà risolto prima del Natale 2024».
In un’altra intervista al quotidiano francese Les Echos ha parlato di competitività. «Il calo dei margini è un tema per Stellantis e riuscire a mantenerli a doppia cifra è una discussione di competenza del Cda, io faccio delle proposte e loro le approvano o meno. Se guadagneremo meno, dovremo adeguare di conseguenza il nostro livello di investimenti e vedere se riusciremo a progredire con la stessa rapidita’ dei nostri concorrenti cinesi – ha aggiunto. – L’anno scorso abbiamo investito 14 miliardi di euro. Un margine a due cifre è un impegno che ho preso nell’ambito del piano Dare Forward 2030, presentato nel 2022. Se il contesto rende completamente insensato il raggiungimento di questo obiettivo, non ci aggrapperemo a esso a tutti i costi. Non siamo pazzi. La questione non riguarda tanto i margini a due cifre, quanto la necessità di mantenere l’azienda competitiva, di mantenere una redditività sufficiente per investire e stare al passo con i migliori del mondo».