Nei campi italiani mancano 100 mila lavoratori che si occupino della raccolta dei prodotti, di lavorazione e trasformazione dei terreni. Lo sottolinea la Coldiretti che ha lanciato un vero e proprio allarme in occasione dell’incontro sul lavoro in agricoltura svoltosi oggi a Palazzo Rospigliosi a Roma. Erano presenti tra gli altri il presidente Ettore Prandini e il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone.
Le imprese che assumono dipendenti in agricoltura sono oltre 185.000 ed occupano circa di 1 milione di lavoratori, per oltre 120 milioni di giornate di lavoro, di cui circa un terzo è rappresentato da occupati provenienti da altri Paesi. «Una presenza importante – spiega Coldiretti – che non basta però a coprire le necessità delle imprese agricole, anche per alcune lacune nell’attuale normativa, a partire dal meccanismo del click day, con poche quote e non tempestive rispetto alle esigenze di stagionalità del settore agricolo. Capita spesso, infatti, che il lavoratore arrivi quando le attività di raccolta per le quali era stato chiamato siano già terminate».
L’associazione chiede quindi una gestione diretta e controllata dei flussi migratori.