Il piano prevede la raccolta di circa 15 miliardi di dollari attraverso azioni ordinarie e un’obbligazione convertibile obbligatoria, fondi che servirebbero all’azienda per superare il suo momento di crisi nato con gli ultimi incidenti e peggiorato con lo sciopero che ha ormai toccato la durata di 5 settimane. Il piano si somma all’ accordo di credito da 10 miliardi di dollari con importanti istituti di credito tra cui Bank of America, Goldman Sachs e JPMorgan.
Secondo alcune fonti il progetto dovrebbe essere esaminato dai vertici poco dopo il rapporto sugli utili del terzo trimestre di Boeing previsto per il 23 ottobre.
Il colosso aerospaziale ha dovuto fare i conti con un controllo normativo più severo, con tagli alla produzione e una perdita di fiducia da parte dei clienti tutti elementi che hanno portato ad un -40% sulle azioni quest’anno. La raccolta di capitale azionario è un’opzione che Boeing deve prendere in considerazione dal momento che, gravata dai debiti, deve anche proteggere il suo rating di investment grade attualmente a rischio.
Le tre principali agenzie di rating (S&P, Moody’s e Fitch) hanno avvertito che potrebbero tagliare il rating di Boeing a spazzatura se la società dovesse contrarre nuovo debito prima di rimborsare quello ancora in scadenza.