«L’inflazione dell’Eurozona è sempre più probabile che ritorni all’obiettivo il prossimo anno, ma sono necessarie altre prove prima che la Banca Centrale Europea possa dichiarare vittoria». Lo ha detto oggi il capo della banca centrale slovacca Peter Kazimir, uno dei pochi responsabili politici ad esprimere apertamente dubbi sulla necessità di tagliare i tassi questo mese, ma ha ceduto e alla fine ha appoggiato la mossa, il terzo passo di allentamento della politica quest’anno.
«Se i nuovi dati e le previsioni confermeranno un’accelerazione della disinflazione, saremo in una posizione forte e comoda per continuare il ciclo di allentamento», ha dichiarato Kazimir in un post sul suo blog, sottolineando che però serve ancora cautela ed agire in base ai dati in arrivo di volta in volta.
Attualmente i mercati si aspettano che la BCE tagli in ciascuna delle prossime riunioni fino al prossimo marzo o addirittura aprile e che il tasso di deposito del 3,25% raggiunga il 2% nel corso del prossimo anno.
Ma Kazimir ha anche avvertito che il tanto atteso calo della crescita dei salari e dell’inflazione dei servizi non si è ancora concretizzato e la BCE dovrebbe attendere le prove effettive di ciò prima di dichiarare vittoria.