Il FMI taglia l’ottimismo sulla crescita italiana vista in rialzo dello 0,7% quest’anno e dello 0,8% nel 2025. La conferma nell’aggiornamento delle stime che se da un lato confermano il 2024, dall’altro tagliano le previsioni di luglio del 2025 anche solo dello 0,1%. Numeri in netto contrasto con il +1% del 2024 previsto dai vertici tricolori.
Non sono rassicuranti nemmeno i numeri previsti in Germania con Berlino che quest’anno vede un PIL crescere dello 0% (-0,2% rispetto a luglio) e per il 2025 dello 0,8% (-0,5% rispetto a quanto previsto a luglio).
Cresce dell’1,1% invece la Francia (+0,2%) per quest’anno e dell’1,1% nel 2025 (-0,2 punti percentuali). Chi vince, invece, è la Spagna +2,9% quest’anno (+0,5 punti percentuali) e confermato il 2,1% del 2025
A livello globale, l’economia mondiale arriverà a +3,2% nel 2024 e nel 2025 ovvero -0,1% per il 2025. Restano rischi all’orizzonte nonostante una guerra contro l’inflazione che sembra essere quasi vinta. Da monitorare, come variabili fondamentali, le prossime elezioni per la Casa Bianca soprattutto in ottica di ritorno della guerra dei dazi fomentata da Donald Trump.
Il FMI ha rivisto al rialzo le sue previsioni di crescita degli Stati Uniti per il 2024 al 2,8% grazie ai consumi più forti del previsto alimentati dall’aumento dei salari. Per il 2025 si arriva ad una crescita del 2,2%.
Tagli in arrivo per la Cina che per il 2024 vede un calo di due decimi di punto percentuale al 4,8% sullo sfondo della debolezza del settore immobiliare e la bassa fiducia dei consumatori. Il 2025, invece, è stato confermato al 4,5%