Tre giorni di pausa fanno un ponte. E un ponte significa occasione per organizzare una vacanza, anche se breve, la prima dell’autunno e una sorta di prova generale per capire, dal punto di vista degli albergatori, come potrà essere la stagione natalizia.
In occasione del 1° novembre 10 milioni di italiani saranno in viaggio per il ponte e la maggioranza (l’89%) rimarrà in Italia, diretta soprattutto verso le città d’arte, in montagna e nei posti all’aria aperta. Il dato viene dalla consueta analisi condotta da Tecnè per conto della Federalberghi.
Il ponte di Ognissanti si presenta come una fuga dalla normalità alla ricerca di relax e benessere, un’occasione per organizzare una piccola vacanza d’autunno.
L’indagine rivela dunque che saranno circa 10 milioni gli italiani che si concederanno una vacanza per il ponte del 1° novembre.
La vacanza avrà una durata media di 3,3 giorni e costerà nel suo complesso (includendo viaggio, vitto alloggio e divertimenti) 462 euro per persona, per un giro d’affari di 4,6 miliardi di euro. Al primo posto fra le tipologie di soggiorno c’è la casa di parenti e amici (36,9%).
Dove si va per il ponte? Il fine settimana di viaggio registra tra le scelte degli italiani una preferenza assoluta per le città d’arte (30,2%); a seguire la montagna (22,3%), il mare (22,1%), località lacustri (3,2%) e le terme (2,9%).
Nel 57,5% dei casi, è proprio la vicinanza alla propria abitazione ad orientare la scelta in località interne alla propria regione.
Il primo desiderio degli italiani per questo periodo di vacanza è quello di dedicarsi alle passeggiate (51,1%), segue la partecipazione ad eventi enogastronomici (31,6%), l’adesione ad escursioni e gite (25,6%), la partecipazione ad eventi tradizionali e folkloristici (24,7%) e le visite a musei o mostre (22,3%).ù
A partire sarà comunque una minoranza. L’indagine evidenzia che l’87,5% degli italiani non andrà in vacanza nonostante i tre giorni di pausa e che oltre la metà, il 51%, non partirà per ragioni economiche, dovute all’aumento del costo della vita che limita e fa tagliare le disponibilità di spesa per viaggi e vacanze.
«Il fatto che la festività di Ognissanti nel calendario 2024 capiti di venerdì è un assist per il comparto, poiché rappresenta un autentico invito alla programmazione di una vacanza – ha dichiaratoil presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, a commento dell’indagine realizzata da Tecnè – Dal post covid in poi, abbiamo compreso quanto sia importante per gli italiani non rinunciare alla vacanza, per quanto di durata ridotta, e dedicarsi alla scoperta di località d’arte, essere a contatto con il verde, visitare i parchi e le bellezze naturali all’insegna del comfort e del relax».
«In questo senso – ha proseguito Bocca – il ponte del I novembre rappresenta l’ideale: un periodo di interruzione dal lavoro, breve ma fruibile forse con meno ansia per il portafogli, considerando le difficoltà dovute all’aumento del costo della vita. Proprio in virtù del fatto di avere a disposizione un lasso di tempo così circoscritto, si ha infatti la sensazione di poter osare un pochino di più nella spesa».