Molti esponenti della Banca del Giappone hanno convenuto che l’economia sta facendo progressi nel soddisfare le condizioni necessarie per un ulteriore aumento dei tassi di interesse, anche se hanno sostenuto una pausa finché non saranno diminuite le incertezze del mercato globale, come mostrato i verbali della riunione di settembre.
Il consiglio di nove membri ha anche discusso su come migliorare il modo in cui la BOJ comunica ai mercati le sue intenzioni politiche; uno di loro ha avanzato l’idea di divulgare le previsioni di ciascun membro sul futuro andamento dei tassi di interesse.
«Molti membri hanno affermato che gli stipendi sono chiaramente in aumento ed hanno ritenuto necessario verificare se gli stipendi adeguati all’inflazione rimarranno positivi nel lungo termine – si legge nei verbali. – Alcuni membri hanno affermato che si sono osservati progressi costanti negli sforzi delle aziende per trasferire l’aumento dei costi del lavoro principalmente sui servizi».
Il governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, ha affermato che affinché la banca centrale possa prendere in considerazione un nuovo aumento dei tassi di interesse, il Giappone deve assistere a un aumento sostenibile dei salari e a un aumento dei prezzi dei servizi.
Nella riunione di settembre la BOJ ha mantenuto i tassi di interesse stabili allo 0,25%, con Ueda che ha segnalato di non avere fretta di aumentare ulteriormente i costi di prestito, poiché i timori di una recessione negli Stati Uniti hanno mantenuto i mercati nervosi e offuscato le prospettive economiche globali. In quella di ottobre la BOJ ha mantenuto una politica monetaria stabile, ma ha affermato che i rischi per l’economia statunitense si stavano in qualche modo attenuando, lasciando la porta aperta a un aumento dei tassi a breve termine.