Il Pil italiano è visto in crescita nell’ultimo trimestre dell’anno. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in audizione sulla manovra 2025, la terza varata dal Governo Meloni.
Il Pil ha ristagnato nel terzo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti, mancando le previsioni e gettando un’ombra sulle prospettive di crescita della terza economia della zona euro. Ma ora, anche alla luce del notevole incremento dell’occupazione sin qui registrato, il ministro ammette che non sarebbe stupito da eventuali revisioni al rialzo anche relativamente alle stime preliminari del Pil 2024. «Le prospettive di crescita a breve termine risultano, nel complesso, ancora incoraggianti. Nel trimestre finale dell’anno, il Pil dovrebbe tornare in espansione», ha spiegato.
Il testo della manovra, ricordiamo, contiene 144 articoli, che comprendono le misure fiscali, come il taglio del cuneo e il riordino delle detrazioni, le norme sulle pensioni e quelle sulla revisione della spesa.
I 30 miliardi previsti sono cinque in più della prima e due in meno della scorsa. Per il 2026-2027, invece, le Leggi di bilancio costeranno rispettivamente 35 e 40 miliardi.
Tra le voci principali di spesa rientrano gli 11 miliardi per la conferma del taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti, 4,3 per la conferma delle 3 aliquote Irpef e 1,8 milioni di misure per le famiglie. E sulla Sanità? Secondo le stime del governo dagli attuali 134,1 miliardi gli stanziamenti saliranno il prossimo anno a 136,5, circa 2 miliardi e mezzo in più. Mentre nel 2026 toccheranno quota 140,6 miliardi. Ma il tema rimane un punto di forte discussione tra maggioranza e opposizioni.