Il mercato del digitale italiano vede tra le voci più attive quella riguardante gli investimenti in cybersicurezza. Stando alle cifre rese note in un report di Tig – The Innovation Group, nel 2024 si parla di un +3,5% contro il +2,2% del 2023. Tradotto in soldi equivale a circa 80,5 miliardi di euro.
“D’altra parte, è il Security software (CyberSecurity) a dimostrare una curva del valore prodotto molto ripida: dai 488 milioni di euro nel 2021 è proiettato verso una stima di 921 milioni di euro nell’anno 2026” sottolinea il rapporto. A questo si aggiungono le parole di Elena Vaciago, Research Manager di Tig secondo cui “il 95% delle aziende italiane ha subito attacchi di phishing (attività di comunicazione malevola via mail tesa a sottrarre dati con promesse truffaldine), il 52% ha riscontrato problemi legati a spam e botnet e il 44% ha segnalato attacchi di smishing (phishing via Sms) o vishing (phishing via telefonate)
Minaccia ancora attiva, fanno sapere, è anche il ransomware (programma malevole che blocca il device e i dati fino al pagamento di un riscatto) che ha colpito il 38% delle grandi aziende. Per questo motivo aumentano gli investimenti in sicurezza. Le previsioni di Tig – The Innovation Group, vedono un Cagr (tasso annuo di crescita composto) nel periodo 2022-2026 del 32,8%. Inoltre il 46% delle aziende conferma la volontà di investire in AI generativa nei prossimi 12 mesi. Un settore, quello dell’AI che secondo Tig potrebbe avere un giro di affari che dagli 800 milioni circa del 2023 passerebbe nel 2026 a 1,95 miliardi.