La Banca mondiale crede nella ripresa della Tunisia. Le previsioni economiche per la nazione, infatti, vedono una crescita del 2,3% nel 2025-2026. Sullo sfondo, però, permangono i rischi dettati da fattori come la siccità, il rallentamento della domanda globale e delle riforme. Ma, come fanno notare, quella della nazione nordafricana è un’economia ancora resiliente e dalla quale “stanno emergendo nuove opportunità”, in particolare dopo lo 0,6% di crescita visto nella prima metà del 2024. Se l’agricoltura mostra segni di ripresa, altri settori, tra cui quello di petrolio e gas denunciano un rallentamento. Incoraggiante, invece, il settore dell’energia da fonti rinnovabili con i progetti sul solare (Kairouan, Sidi Bouzid e Tozeur,). Buone notizie anche dall’inflazione al 6,7% a settembre 2024, il livello più basso da gennaio 2022 mentre segnali preoccupanti arrivano dal debito interno che dal 29,7% del 2019 è passato, al 51,7% di fine agosto 2024.
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