Le barriere commerciali generalizzate potrebbero fare più male che bene e potrebbero anche non essere efficaci, ha dichiarato venerdì il responsabile delle politiche della Banca Centrale Europea Fabio Panetta, proprio mentre il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta cercando di imporre tariffe su molte, se non la maggior parte, delle importazioni.
«Dobbiamo evitare l’illusione che misure generalizzate che erigono barriere protezionistiche siano la soluzione ai nostri problemi – ha detto a Roma Panetta, governatore della Banca d’Italia – Una misura generalizzata è come un coltello da cucina: non è lo strumento giusto per eseguire un intervento chirurgico complesso».
I dazi sulle importazioni, tra cui una tariffa universale del 10% sulle importazioni da tutti i Paesi stranieri e una tariffa del 60% sulle importazioni dalla Cina, sono stati un elemento chiave delle politiche di Trump e potrebbero avere il maggiore impatto globale.
Panetta ha sostenuto che le tariffe generalizzate dividerebbero il mondo in blocchi rivali, con un effetto negativo sulla produzione, sull’inflazione e sul benessere.
«Un’escalation di barriere commerciali tra blocchi porterebbe a gravi perdite di efficienza e di benessere per tutti – ha detto Panetta – Ridurrebbe la diversificazione delle nostre economie e aumenterebbe la volatilità della produzione e dell’inflazione».
Le tariffe potrebbero anche non funzionare come previsto, anche se creano stress nell’economia globale.
«Il protezionismo non sarebbe così protettivo come potrebbe sembrare, in quanto le politiche blande verrebbero inevitabilmente aggirate – ha detto Panetta – I prodotti chiave presi di mira dalle restrizioni commerciali bilaterali troverebbero vie indirette verso i blocchi avversari attraverso il commercio con Paesi terzi».
«Tali conseguenze indesiderate minerebbero l’efficienza economica e la sicurezza – ha affermato – l’Europa potrebbe essere particolarmente colpita se le catene di approvvigionamento critiche venissero armate dai Paesi produttori di materie prime, in quanto ciò ostacolerebbe soprattutto l’ampio settore manifatturiero del blocco», ha affermato.