«La crescita economica rimane fragile e con rischi, con le preoccupazioni sulle prospettive per il commercio globale che si aggiungono a quelle geopolitiche e di direzione politica». Lo scrive la Bce nel Rapporto sulla stabilità finanziaria, parlando di un quadro per la crescita “offuscato da incertezze macro-finanziarie e geopolitiche in aumento” sia nell’area euro che a livello globale, anche se “gran parte dei previsori continua ad aspettarsi un atterraggio morbido” come scenario di base.
«Livelli elevati di debito e alti deficit, sommati a una crescita potenziale debole e a incertezze sulla direzione delle politiche, aumentano il rischio che si riaccendano timori dei mercati per la sostenibilità del debito», sottolinea il rapporto.
La Bce si sofferma sulla fragilità dei Paesi più soggetti allo scrutinio dei mercati, come Cipro, Grecia, Irlanda, ma anche Italia, Spagna, Portogallo, Slovenia e Slovacchia.