La grande frenata dell’economia verde. Per questo si rende necessario un Green Social Impact. Toccare con mano come nella vita quotidiana la sostenibilità, fatta propria dalle imprese, incide sulla crescita delle comunità di cittadini.
Il pressing che allontana l’obiettivo emissioni zero. L’inflazione, gli alti tassi, i timori per la dipendenza dalla Cina hanno portato in primo piano rischi e costi della transizione ecologica. La formula che salda ripensamenti pubblici e privati dice che la transizione dev’essere sostenibile anche dal punto di vista economico, sociale e geopolitico. Tesi che nella migliore delle ipotesi potrebbe veicolare un’utile correzione di rotta. E nella peggiore rendere irraggiungibili gli obiettivi.
Per questo si rende necessario un Green Social Impact. Al di là della retorica montante. Occorre toccare con mano come nella vita quotidiana la sostenibilità, fatta propria dalle imprese, incide sulla crescita delle comunità di cittadini. Una vera e propria valutazione e misurazione dell’impatto. E valutare se la Twin Transition, futuro sostenibile e digitalmente avanzato, è in grado di armonizzare innovazione tecnologica e responsabilità ambientale.
Di tutto questo e altro (da Cop 29 all’Intelligenza Artificiale fino alla sostenibilità in bilancio) parleranno giovedì 12 dicembre in un evento dedicato – online live streaming – i numeri uno di alcune imprese, tra le più prestigiose, professionisti, docenti universitari, tecnici, in prima linea durante l’European Colloquium 2024, organizzato da ISTUD Business School in collaborazione con Cottino Social Impact Campus – Business 24tv e il Mondo sono tra i media partner -, dal titolo <
<<La versione italiana del fenomeno verde è un indicatore di un travagliato percorso – spiega il chairman dell’evento, saggista ed editorialista, Maurizio Guandalini –. Si sa, l’individuo resta un paradosso, aspira a cambiare tutto, macchina, dentifricio, vino, smartphone ma vuole anche che tutto stia fermo, immobile. La britannica Mary Renault ha scritto che c’è solo un tipo di shock peggiore rispetto all’imprevisto: il previsto per il quale si è rifiutati di prepararsi>>.
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Interverranno al workshop, nella prima parte <
Nella seconda parte dell’evento la tavola rotonda dal titolo <
Il Workshop <
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Per informazioni e iscrizioni:
Istud Business School – Comunicazione e Marketing – Tel. 0323.933.801
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