Ben ritrovati alla nostra serie di corsi settimanali dal titolo Imprenditore vincente: La tua guida settimanale al successo, un programma pensato per imprenditori ambiziosi e persone desiderose di trasformare le proprie idee in imprese di successo. La scorsa settimana abbiamo parlato di Trasformazione digitale e tecnologie emergenti. Oggi invece parliamo di come espandersi nel mondo senza perdere la propria identità.
Nell’era della globalizzazione de della deglobalizzazione, l’espansione internazionale o regionale e’ una necessità per molte aziende desiderose di crescere e rimanere competitive. Tuttavia, internazionalizzare o regionalizzare il proprio business non è un processo semplice. Richiede strategie ben pensate, una comprensione profonda delle dinamiche dei mercati esteri, la gestione di team multiculturali e la capacità di gestire un mare di regolamenti locali e internazionali. In questa settimana, esploreremo le chiavi per conquistare i mercati globali, dalle strategie di ingresso nei mercati internazionali alla gestione di team distribuiti, fino all’adattamento alle normative locali senza perdere la propria identità culturale.
Strategie di ingresso nei mercati internazionali
Espandersi nei mercati internazionali non è mai un processo privo di rischi. Le aziende devono scegliere con attenzione come entrare nei nuovi mercati per massimizzare il ritorno sugli investimenti e ridurre le possibilità di fallimento. Le principali strategie di ingresso sono l’esportazione, la licenza e il franchising, e gli investimenti diretti. Tuttavia bisogna essere preparati a sbagliare, a perdere e anche a “farsi male” se vogliamo veramente tentare l’internazionalizazione.
L’esportazione è spesso il primo passo per le piccole e medie imprese che cercano di testare i mercati esteri con un rischio relativamente basso. In questo caso, l’azienda esporta i suoi prodotti dal mercato domestico senza necessitare di una presenza fisica nel paese di destinazione. Tuttavia, questo approccio limita il controllo diretto sull’operazione e i profitti possono essere più contenuti. Per esportare con successo spesso c’e’ bisogna di partnership efficaci.
Il franchising e la licenza permettono invece di espandersi senza dover affrontare il peso delle operazioni dirette. Queste modalità sono particolarmente utili in mercati dove è difficile operare a causa di barriere culturali o normative. Ad esempio, molte catene internazionali come McDonald’s o Subway hanno utilizzato il franchising per espandersi rapidamente in mercati globali, adattando al contempo la loro offerta per soddisfare le preferenze locali.
Le aziende più grandi, con risorse adeguate, possono scegliere l’investimento diretto o la costituzione di filiali estere, ottenendo così un controllo maggiore sulle operazioni, ma affrontando un rischio e un impegno finanziario molto più elevato. Alcuni dei casi più emblematici di questo tipo di approccio includono Apple e Amazon, che hanno costruito una rete globale di negozi e centri di distribuzione mantenendo alta la qualità del servizio e la coerenza del brand.
Gestire team multiculturali e remote
Un’altra sfida cruciale nell’internazionalizzazione è la gestione di team distribuiti geograficamente e multiculturali. Con il crescente lavoro remoto e la diversificazione geografica delle operazioni aziendali, le aziende devono affrontare la complessità di coordinare persone con background, culture e modi di lavorare differenti.
La chiave per una gestione efficace di team internazionali è una comunicazione chiara e aperta. L’uso di strumenti digitali come Slack, Microsoft Teams e Zoom è ormai fondamentale per garantire che i team possano collaborare senza intoppi, indipendentemente dalla loro posizione geografica.
Inoltre, una leadership inclusiva è essenziale. Le aziende che abbracciano la diversità culturale e promuovono l’inclusione tendono a essere più innovative e a ottenere risultati migliori. Secondo un rapporto di McKinsey, le aziende con team diversificati hanno il 33% in più di probabilità di ottenere performance superiori rispetto a quelle meno diversificate.
Un esempio interessante di come una multinazionale ha gestito con successo un team internazionale è Honda. L’azienda giapponese ha dovuto adattare il suo approccio alla gestione del personale quando si è espansa negli Stati Uniti e in Europa, dove la cultura aziendale è più orientata all’autonomia e alla creatività rispetto alla rigida struttura gerarchica giapponese. Honda ha trovato il giusto equilibrio, rispettando le differenze culturali ma mantenendo il proprio impegno per l’innovazione e la qualità.
Navigare nei regolamenti e nelle normative internazionali
Ogni paese ha il proprio sistema normativo e fiscale, e una delle sfide più grandi nell’espansione internazionale è navigare tra i regolamenti locali e le normative internazionali. Le leggi su tasse, lavoro, protezione dei consumatori e privacy possono variare enormemente, e le aziende devono essere preparate a farvi fronte in modo efficace.
Un buon approccio è quello di affidarsi a esperti legali e consulenti locali che possano fornire orientamenti specifici sul contesto giuridico del paese in cui si sta entrando. La protezione dei dati, ad esempio, è un tema delicato in Europa, dove il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) è un punto critico da rispettare.
Un altro aspetto da considerare è la fiscalità internazionale. Alcune multinazionali, come Google e Apple, hanno sfruttato la possibilità di stabilire filiali in paesi con vantaggi fiscali, ma sempre nel rispetto delle normative internazionali per evitare problematiche legali, come quelle relative alla doppia imposizione.
Costruire una presenza globale mantenendo l’identità locale
Un altro punto cruciale per le aziende che si espandono a livello internazionale è costruire una presenza globale mantenendo al contempo un legame con l’identità locale. La globalizzazione non significa omogeneizzazione: le aziende devono adattare i loro prodotti e servizi alle esigenze dei singoli mercati senza perdere la propria essenza.
Un esempio lampante di questo approccio è McDonald’s, che, pur mantenendo l’identità del suo marchio, ha adattato i suoi menu in base alle tradizioni culinarie locali. In India, ad esempio, McDonald’s ha introdotto l’hamburger vegetariano McAloo Tikki, mentre in Giappone ha lanciato il Teriyaki Burger. In questo modo, l’azienda ha potuto espandersi in mercati con forte identità gastronomica senza sacrificare la coerenza del marchio.
Un altro esempio è Sony, che ha dovuto adattare il suo approccio alle normative e alle preferenze locali in ogni paese in cui è presente, pur mantenendo la sua reputazione di innovazione e qualità. La sfida principale è stata quella di garantire che le operazioni nei mercati esteri rispondessero alle leggi locali senza compromettere il design e la filosofia tecnologica che rendono Sony un brand globale di successo.
L’internazionalizzazione rappresenta un’opportunità enorme, ma richiede un’accurata pianificazione e una comprensione profonda delle dinamiche locali. Le aziende che sapranno navigare le sfide della globalizzazione, gestire team multiculturali, rispettare le normative internazionali e mantenere una connessione con le proprie radici locali avranno maggiori probabilità di ottenere successo. Come abbiamo visto, esempi di aziende come McDonald’s, Honda, Sonye Apple dimostrano che una strategia equilibrata tra globalizzazione e localizzazione è fondamentale per crescere senza perdere l’autenticità.
Letture Consigliate per Approfondire:
- The Globalization of Business di John H. Dunning: Un’analisi approfondita dei processi di globalizzazione e delle strategie di ingresso nei mercati internazionali.
- The Culture Map di Erin Meyer: Una guida essenziale per comprendere le differenze culturali nella gestione di team internazionali.
- International Business di Charles W.L. Hill: Un manuale completo per capire le dinamiche e le strategie delle aziende che operano a livello globale.
Espandersi nei mercati globali è una sfida impegnativa, ma con la giusta preparazione e visione strategica, e con un buon “appetito per il risk taking” è possibile ottenere risultati straordinari.
DI ANDREA ZANON