Il sentiment dei consumatori sudcoreani si indebolisce a novembre. L’indice composito è diminuito di 1 punto a 100,7 in novembre, rispetto a 101,7 in ottobre, secondo i dati rilasciati oggi dalla Banca di Corea. Una lettura superiore a 100 indica un miglioramento delle prospettive, mentre una lettura inferiore a 100 suggerisce pessimismo.
Il sentimento verso il tenore di vita attuale è salito di un punto a 91, mentre quello sulle prospettive future è diminuito di due punti, raggiungendo 94.
Le prospettive per il reddito familiare futuro hanno aggiunto un punto per raggiungere 100 da 99 del mese precedente, mentre il sentimento per la spesa futura delle famiglie è rimasto stabile a 109.
L’ottimismo sulle condizioni economiche locali attuali è sceso di tre punti a 70, mentre la lettura delle condizioni economiche nazionali future è scesa di sette punti a 74.
Il tasso di inflazione previsto per l’anno prossimo è del 2,8%.
Basata su un’economia essenzialmente agricola fino alla divisione dalla Corea del Nord nel 1948, negli ultimi decenni la Corea ha conosciuto il fiorire di un vero e proprio miracolo economico, grazie ad un attenta azione di modernizzazione iniziata negli anni ‘60 ed una politica di bassi salari e di scarsa protezione sociale, che consentirono all’industria sudcoreana di farsi strada nei mercati internazionali (basti ricordare la presenza di colossi quali Daewoo e Hyundai nel campo delle autovetture, così come Samsung e LG nel campo dell’elettronica e dei computer).