«L’accelerazione del tasso d’inflazione nell’area euro al 2,3% a novembre, dal 2% di ottobre, era attesa e c’è da essere fiduciosi che il ritmo dei prezzi continuerà la tendenza a rallentare nei prossimi mesi. Resta tuttavia incertezza per l’inflazione nel settore dei servizi». Lo ha detto il vice presidente della Bce Luis de Guindos secondo quanto riporta Bloomberg.
Qualche giorno fa aveva preannunciato che la Bce continuerà a tagliare i tassi con il focus spostato all’economia che rimane fragile.
Indipendentemente dalla mossa del 12 dicembre, gli investitori scommettono su un flusso costante di tagli dei tassi, con un allentamento della politica previsto ad ogni riunione almeno fino al prossimo giugno. Il tasso di deposito è poi visto scendere all’1,75% entro la fine del 2025, un livello abbastanza basso da stimolare nuovamente la crescita.
Ad ottobre la Bce ha tagliato i tassi di interesse per la terza volta quest’anno, in quanto è sempre più sicura che l’inflazione sia sotto controllo, ma meno fiduciosa nelle prospettive economiche.