L’attività del settore manifatturiero russo è aumentata marginalmente nel mese di novembre, come ha mostrato un’indagine commerciale oggi grazie a nuove espansioni nella produzione e nei nuovi ordini, anche se gli arretrati di lavoro si sono esauriti e le aziende hanno ridotto il numero di dipendenti.
L’indice S&P Global Purchasing Managers’ Index (PMI) per il settore manifatturiero russo è salito a 51,3 punti dai 50,6 in ottobre, portandosi ulteriormente al di sopra del livello 50 che separa l’espansione dalla contrazione.
L’aumento è stato parzialmente attribuito ad un nuovo incremento delle nuove vendite, che ha posto fine ad un declino di due mesi, grazie al miglioramento delle condizioni della domanda, anche se il ritmo di crescita è stato più lento rispetto alla media della serie.
La spesa significativa della Russia per la produzione di attrezzature militari e armi, dopo l’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022, ha sostenuto un settore manifatturiero che altrimenti avrebbe potuto soffrire.
Le aziende russe tengono d’occhio anche il rublo, che la scorsa settimana è crollato ai minimi dal marzo 2022, inducendo la banca centrale ad intervenire con un aumento delle vendite di valuta estera.
Spinta dall’ottimismo sullo sviluppo di nuovi prodotti e sugli investimenti nella modernizzazione, la fiducia delle imprese è aumentata ai massimi da giugno, secondo il sondaggio.