Secondo quanto sostenuto da alcune rilevazioni del FMI l’allargamento dell’Unione Europea nel 2004 ha permesso la riduzione del 10% del divario di reddito tra USA ed Europa ma ha anche portato benefici per i singoli paesi. Per questo motivo un eventuale, ulteriore ampliamento porterebbe uguali benefici alla zona, in particolare l’aumento medio del Pil pro capite.
Tra le nazioni che potrebbero vedere una possibile adesione ci sono Albania, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Georgia, Kosovo, Moldavia e Ucraina.
Quella del PIL pro capite è una voce che negli ultimi 15 anni ha portato ad un aumento di oltre il 30% nei nuovi Stati membri favorito dalle riforme economiche implementate dai nuovi membri prima dell’adesione. Ad avvantaggiarsi maggiormente sono state le nazioni meglio integrate nelle catene del valore con i membri preesistenti. Inoltre l’espansione del mercato unico ha permesso alle imprese di aumentare produzione ed efficienza
“Una lezione fondamentale – si legge nel documento del Fondo – è che sia i paesi candidati all’adesione che gli attuali membri dell’Ue possono trarne beneficio se si impegnano. Non è un compito facile. Richiederebbe forti riforme pre-adesione, finanziamenti significativi, determinazione politica e probabili adattamenti istituzionali. Alcuni fattori dei successi del 2004 potrebbero essere più difficili da raggiungere oggi. Per i paesi candidati all’adesione, questo pone un premio su quelle azioni direttamente sotto il loro controllo, come lo sforzo di riforma per colmare le lacune normative e istituzionali dell’Ue. Dal lato degli attuali membri, continuare ad approfondire il mercato unico rimuovendo le barriere commerciali interne all’Unione e far progredire l’unione del mercato dei capitali per finanziare la crescita delle aziende dinamiche amplificherebbe ulteriormente i potenziali guadagni. Questi sforzi congiunti potrebbero non solo accelerare il recupero in Europa, ma anche aiutare a ridurre il persistente divario di reddito dell’Europa con gli Stati Uniti”.