«Oggi, il voto di sfiducia contro il primo ministro francese Michel Barnier è atteso al centro della scena. Con il partito di Marine Le Pen che ha dichiarato il suo sostegno alla mozione, il crollo del governo appare sempre più probabile entro questa sera. Questo scenario metterà il presidente Macron di fronte al compito delicato di nominare un nuovo primo ministro capace di superare futuri voti di sfiducia nell’Assemblea nazionale, anche se è probabile che l’attuale impasse politica in Francia sia destinata a proseguire, rendendo improbabile l’approvazione di grandi riforme a breve termine», spiega Gabriel Debach, market analyst di eToro.
Nonostante un panorama globale carico di incertezze, i mercati azionari continuano a registrare performance positive, trainati da un ottimismo che sembra anticipare il periodo natalizio. Goldman Sachs riporta nero su bianco un sentiment di mercato orientato al risk-on, con i principali indicatori di rischio sui massimi percentili dal 2007. I flussi verso asset rischiosi (ad esempio obbligazioni high yield e azioni) sono ai livelli più alti della distribuzione storica, con i flussi verso i mercati azionari globali e i posizionamenti CFTC su equity USA che indicano un netto appetito per il rischio. In contrasto, i flussi verso asset considerati rifugio (ad esempio obbligazioni sicure) si trovano vicino ai minimi storici, rafforzando ulteriormente la narrativa di un ambiente risk-on.
L’attenzione ora si sposta sui dati Nonfarm Payrolls (NFP) attesi venerdì, che potrebbero offrire nuovi spunti sulla direzione del mercato. Nel frattempo, i dati pubblicati ieri negli Stati Uniti con il report JOLTS hanno già fornito segnali positivi: le offerte di lavoro sono aumentate a 7,7 milioni in ottobre, superando sia le aspettative che il dato del mese precedente, entrambi attestati a 7,4 milioni. Anche le dimissioni volontarie (quits) sono salite a 3,3 milioni, un indicatore di forte fiducia dei lavoratori nella disponibilità di nuove opportunità. I licenziamenti, invece, sono rimasti sostanzialmente invariati. Il rapporto tra offerte di lavoro e disoccupati in cerca di occupazione si è mantenuto stabile a 1,11, in linea con la media degli ultimi cinque mesi. A conferma della solidità dell’economia statunitense, il modello GDPNow della Fed di Atlanta prevede una crescita del PIL reale del +3,2% nel quarto trimestre 2024, segnalando una dinamica economica ben lontana da ipotesi di rallentamento.
«In Europa, il quadro appare decisamente meno ottimistico rispetto agli Stati Uniti. Sta crescendo la divergenza tra le politiche monetarie delle due sponde dell’Atlantico: negli Stati Uniti, le aspettative di tagli dei tassi entro dicembre 2025 restano stabili o in lieve diminuzione, mentre in Europa aumentano in modo significativo. Questo ha innescato una correzione più marcata nei rendimenti dei titoli decennali tedeschi rispetto agli omologhi americani. La dinamica riflette due economie che viaggiano a velocità diverse. Da un lato, gli Stati Uniti mostrano resilienza economica, sostenuti da una crescita robusta e una piena occupazione. Dall’altro, l’Europa fatica a mantenere il passo, con segnali di debolezza che spingono la BCE verso un approccio più accomodante. La divergenza monetaria rimane, quindi, un tema centrale per i mercati, con effetti evidenti sui rendimenti obbligazionari e sui tassi di cambio», commenta ancora l’analista.
L’economia statunitense continua a beneficiare del suo principale motore: il consumo. Gli ultimi dati pubblicati da Adobe sulle vendite online durante i cinque giorni delle festività (Thanksgiving, Black Friday e Cyber Monday) mostrano un nuovo record storico. Le vendite online nelle giornate dell vigilia del Ringraziamento, del Thanksgiving, Black Friday e il Cyber Monday hanno raggiunto i 34,3 miliardi di dollari, segnando un aumento dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2023.
L’e-commerce si conferma un pilastro della crescita. Nel terzo trimestre del 2024, le vendite online hanno rappresentato il 16,2% delle vendite al dettaglio totali, avvicinandosi al massimo storico del secondo trimestre 2020, durante il periodo COVID. Dopo una fase di normalizzazione post-pandemia, la tendenza è chiara: l’e-commerce sta continuando a guadagnare terreno rispetto ai negozi fisici e potrebbe raggiungere una nuova quota record in questa stagione delle festività.
«La Cyber Week (dal Black Friday al Cyber Monday) ha messo in evidenza un cambiamento strutturale nei comportamenti dei consumatori, con un ruolo sempre più dominante del digitale. Tra le novità più rilevanti, spicca il predominio del mobile: il 53% delle transazioni online è stato completato tramite dispositivi mobili, in aumento rispetto al 51% del 2023. Questo cambiamento è guidato da piattaforme sempre più efficienti e da esperienze di pagamento più rapide, che rendono lo shopping via smartphone semplice e intuitivo (Shein, Temu insegnano)», spiega ancora l’esperto.
La combinazione di vendite record, una crescente preferenza per il mobile e un’espansione continua dell’e-commerce sottolineano come il consumo digitale stia trasformando il panorama economico statunitense, rafforzando l’idea che il commercio online sarà un protagonista sempre più centrale nel futuro del retail.