La Cina annuncia il primo cambiamento di politica monetaria dal 2010 per stimolare la crescita. Secondo un resoconto ufficiale di un incontro politico chiave che ha delineato le prossime priorità economiche, i leader cinesi hanno promesso misure fiscali “più proattive” e una politica monetaria “moderatamente” più accomodante l’anno prossimo per stimolare i consumi interni.
Il Politburo, il principale organo decisionale guidato dal presidente Xi Jinping, ha affermato che stabilizzerà i mercati immobiliari e azionari, rafforzando al contempo l’aggiustamento “anticiclico non convenzionale”.
Anche se i dettagli non saranno resi noti prima di marzo, è ampiamente previsto che Pechino manterrà l’obiettivo di crescita del PIL per il prossimo anno a “circa il 5%”, se non leggermente inferiore.
La banca centrale ha delineato cinque posizioni politiche: “allentata”, “opportunamente allentata”, “prudente”, “opportunamente restrittiva” e “restrittiva”, ciascuna con flessibilità. La Cina ha adottato una politica monetaria “appropriatamente accomodante” dopo la crisi finanziaria globale del 2008, prima di passare a una politica “prudente” alla fine del 2010.