Nel 2024 la domanda mondiale di petrolio è aumentata di quasi 1 milione di barili al giorno rispetto al 2023, un incremento più basso di quello dell’anno precedente, a causa del raffreddamento dell’economia cinese. Lo rende noto l’Unem, l’associazione delle imprese dei carburanti, nel suo Preconsuntivo petrolifero, presentato oggi a Roma.
A sostenere la domanda sono stati i Paesi non Ocse come l’India.
L’offerta di petrolio è rimasta invece stabile, con gli Stati Uniti che sono diventati il primo produttore al mondo.
Il prezzo del greggio è stabile a 70-80 dollari, nonostante le tensioni internazionali. Sono aumentati gli investimenti nell’oil&gas, ma anche nelle rinnovabili, secondo il rapporto.
I prezzi dei carburanti alla pompa in Italia ad ottobre hanno toccato i minimi degli ultimi 24 mesi, consentendo nel 2024 un risparmio per gli automobilisti di circa 2,7 miliardi di euro rispetto all’anno passato, cioè 103 euro a famiglia.
Nel 2024 crescono i consumi petroliferi dell’1,7%, trainati dai prodotti per la mobilità, il 72% del totale. I consumi dei soli carburanti per i trasporti (benzina, gasolio, gpl, jet fuel e bunker) crescono del 3,7%.