Il Pil italiano è visto aumentare dello 0,5% nel 2024 ed accelerare nel successivo triennio, a tassi intorno all’1 per cento in media, sospinto dalla ripresa dei consumi e delle esportazioni. È quanto emerge dalle proiezioni macroeconomiche nel quadriennio 2024-27, elaborate da Bankitalia, secondo cui “gli investimenti sarebbero frenati dal ridimensionamento degli incentivi all’edilizia residenziale ma beneficerebbero dall’implementazione dei progetti legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e della graduale riduzione dei costi di finanziamento”.
Le proiezioni sono inferiori a quelle del Governo italiano, che prevede ufficialmente una crescita dell’1,0% quest’anno e dell’1,2% nel 2025.
Le precedenti previsioni della banca centrale, formulate due mesi fa, prevedevano una crescita dello 0,8% quest’anno e dello 0,9% nel 2025.
Si valuta che l’inflazione rimanga contenuta, collocandosi all’1,1% nella media dell’anno in corso, all’1,5% nel successivo biennio e al 2% nel 2027. L’inflazione di fondo sarebbe poco superiore al 2 per cento nella media di quest’anno e scenderebbe a poco più dell’1,5 per cento nel prossimo triennio.
«L’incertezza che circonda queste proiezioni è elevata e deriva principalmente dallo scenario internazionale. Un orientamento maggiormente protezionistico delle politiche commerciali e le perduranti tensioni connesse con i conflitti in corso potrebbero incidere negativamente sulle vendite all’estero e, tramite un peggioramento della fiducia di famiglie e imprese, sulla domanda interna. Una dinamica dei prezzi più elevata potrebbe derivare da nuovi rincari delle materie prime e degli altri beni importati. Per contro, l’eventualità di un deterioramento più marcato e duraturo della domanda potrebbe pesare sull’occupazione e comprimere l’andamento di salari, margini di profitto e prezzi di vendita delle imprese», si legge nella nota.