Arriva il primo si del Parlamento europeo alla nomina di Bruna Szego alla presidenza della nuova autorità Ue Anriciclaggio, Amla. Le Commissioni congiunte Econ e Libe hanno votato a favore con 103 voti a favore, mentre solo 10 sono stati i contrari e 8 gli astenuti.
La nomina andrà ora al voto dell’Eurocamera in plenaria il 18 dicembre per venir poi adottata dal Consiglio Ue, in gennaio secondo le attese.
Bruna Szego era stata indicata dall’Europarlamento per guidare la nuova Autorità europea antiriciclaggio nel primo round dell’iter di nomina che l’ha vista spuntarla sui candidati di Germania e Olanda, Marcus Pleyer e Jan Reinder de Carpentier.
I tre si sono presentati davanti alle commissioni Economica e per le Libertà civili a Strasburgo per un giro di audizioni a porte chiuse culminato poi nella scelta ad ampia maggioranza dell’italiana, la più convincente agli occhi degli eurodeputati.
Szego ha passato una vita alla Banca d’Italia, è considerata un’apripista dell’antiriciclaggio a livello nazionale ed europeo.
Dopo che la nomina diventerà effettiva a tutti gli effetti, con oltre 400 dipendenti a metà del 2025 l’Amla inizierà le sue operazioni nel capoluogo dell’Assia. L’obiettivo è chiaro: combattere la criminalità finanziaria per “garantire l’integrità del sistema finanziario Ue“.