L’indice di fiducia delle imprese italiane è salito a 95,3 punti a dicembre da 93,2 punti registrati a novembre, secondo i dati dell’ufficio statistico Istat pubblicati oggi.
Per il settore manifatturiero l’indice di fiducia è sceso a 85,8 punti da 86,5 punti, contro la stima di consenso di 86 punti.
Nel frattempo la fiducia dei consumatori in Italia si è attestata a 96,3 punti, rispetto ai 96,6 punti precedenti e ai 97 punti previsti.
«Una gelata sui consumi di Natale! L’ulteriore perdita di fiducia rischia di portare a un Natale in bianco sul fronte delle spese – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori commentando il dato Istat sull’aumento della fiducia. – Anche se la componente relativa alle opportunità di acquistare beni durevoli, ossia i beni che si comperano tipicamente a Natale, ha un rimbalzo, il recupero è talmente impercettibile, 0,3 punti, che dopo essere precipitata a novembre da -60,6 a -71, oltre 10 punti percentuali in meno, non può indurci all’ottimismo. Neanche la Legge di Bilancio ha avuto un effetto sulle speranze degli italiani, visto che le attese sulla situazione economica dell’Italia scendono da -34 a -37,5 e anche le attese delle famiglie diminuiscono da -15,8 a -16, un calo certo minimo ma indicativo di quel mancato miglioramento che normalmente si verifica dopo gli annunci delle misure contenute in manovra».