La Commissione europea ha annunciato di aver erogato all’Italia 6,9 miliardi di euro in prestiti e 1,8 miliardi di euro in sovvenzioni, al netto dei prefinanziamenti, come sesta rata del Pnrr. Il totale è di 8,7 miliardi.
Lo scorso 28 giugno il nostro Paese aveva presentato la sua sesta richiesta di pagamento, che riguarda 39 tappe e obiettivi. Questi includono riforme nella pubblica amministrazione nonché nella politica sociale, tra cui la lotta al lavoro sommerso e il sostegno agli anziani non autosufficienti. Sono compresi anche gli investimenti nella digitalizzazione, come lo sviluppo di piattaforme logistiche digitali e la modernizzazione dei parchi nazionali, oltre agli sforzi per la sostenibilità, tra cui la gestione dei rifiuti e lo sviluppo agro-solare.
Ad oggi l’Italia ha ricevuto complessivi 122,2 miliardi sui 194,4 miliardi stanziati per il Pnrr. «L’Italia si conferma lo Stato membro Ue che ha ricevuto l’importo maggiore di finanziamento, pari a 122 miliardi di euro, corrispondente al 63 per cento della dotazione complessiva del Pnrr. Un risultato positivo che permetterà all’Italia di investire in molti settori strategici intensificando la produzione in attività in cui questo governo ha creduto fin dal suo insediamento. Il pagamento della sesta rata è frutto di un intenso lavoro, svolto in sinergia anche con la commissione europea, che ci spinge a proseguire in questa direzione per il benessere della nazione e dei cittadini», dichiara il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in una nota di palazzo Chigi.
La Commissione europea ha raggiunto la quota di 300 miliardi sborsati finora nell’ambito del Recovery Plan. La cifra è stata raggiunto con le erogazioni accordate oggi a cinque Paesi, oltre all’Italia, anche a Germania, Portogallo, Romania e Repubblica Ceca. Alla Germania è giunta la seconda rata da 13, 5 miliardi, al Portogallo la quinta tranche da 2,9 miliardi, alla Repubblica Ceca la terza da 1,7 miliardi, alla Romania una parte della seconda rata, pari a 37,05 milioni.