L’amministrazione guidata dal presidente Joe Biden ha confermato un finanziamento di 4,75 miliardi di dollari, una cifra inferiore ai 6,4 miliardi di dollari annunciati in precedenza nel mese di aprile, destinati a Samsung Electronics, il gigante sudcoreano, per la produzione di semiconduttori avanzati negli Usa.
La notizia è stata diffusa dal Dipartimento del Commercio. Questo taglio nel finanziamento segue una revisione degli investimenti di Samsung in Texas, che sono stati ridotti da 40 a 37 miliardi di dollari.
«Abbiamo parzialmente rivisto il nostro piano di investimenti a medio e lungo termine per migliorare l’efficienza complessiva», ha commentato un portavoce di Samsung, citato dal giornale “Nikkei Asia”.
Il nuovo stabilimento situato a Taylor, Texas, è previsto per diventare operativo nel 2026, come riferito dalla stessa azienda, che ha evidenziato la flessibilità delle proprie linee produttive globali nel soddisfare le esigenze dei clienti.
Il finanziamento rientra nel Chips and Science Act, un’iniziativa promossa nel 2022 dall’amministrazione Biden per incentivare la ricerca e la produzione di semiconduttori negli Stati Uniti.
I finanziamenti sono stati distribuiti da Washington ai cinque principali produttori di semiconduttori a livello mondiale, che includono, oltre a Samsung, la taiwanese Tsmc, la sudcoreana Sk Hynix, e le americane Micron e Intel.
«Con questo finanziamento a Samsung, gli USA si confermano come l’unico Paese al mondo a ospitare i cinque maggiori produttori di semiconduttori avanzati», ha dichiarato la segretaria al Commercio Gina Raimondo.