Il governo ha chiesto la fiducia in Aula al Senato sulla manovra. A porre la questione di fiducia il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.
Intanto per il voto finale si attende domani
«Non so da quanti anni purtroppo è così. Siccome la legge di contabilità bisogna riformarla comunque in base alle nuove regole europee, è già partito un lavoro preliminare. Però giustamente è materia parlamentare non di governo, l’iniziativa deve essere parlamentare su queste cose. La revisione un po’ dei meccanismi e anche delle regole è necessaria. Noi siamo assolutamente disponibili e abbiamo dato disponibilità».
Così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ai cronisti in Senato che gli chiedevano se il governo terrà conto delle proteste per la mancanza di una doppia lettura sulla manovra con la riforma della legge di contabilità.
«Con il cambio delle regole Ue è subentrata anche la necessità di aggiornare una legge che oggi implica che le coperture non siano semplicemente quelle tradizionali ma che rispettino anche la traiettoria di spesa netta che fino a poco tempo fa non esistevano. Sarebbe benvenuta», ha aggiunto Giorgetti.
La commissione Bilancio non ha concluso l’esame del provvedimento, che arriva in Aula senza relatore. Si passa pertanto direttamente alla discussione generale, alla quale sono iscritti a parlare 36 sentori. Si prevede un dibattito di circa 5 ore, al termine dovrebbe essere posta la fiducia, con il voto finale domani.