Non sempre il turismo è una risorsa per il paesaggio. A volte, complice la grande affluenza i vantaggi economici possono passare in secondo piano rispetto ai danni dei vandali oppure allo stress ambientale a cui sono sottoposte aree particolarmente sensibili.
Per questo motivo Fodor’s, editore americano di guide turistiche ha stilato un elenco delle mete che per il prossimo anno sarebbe meglio evitare. Tra queste anche alcune zone della Sicilia, Agrigento e Siracusa in primis, a causa della scarsità di risorse idriche. Una pubblicità particolarmente negativa soprattutto per Agrigento che il prossimo anno dovrebbe vantare il titolo di “Capitale Italiana della Cultura 2025”.
Quando non ci si mettono i problemi ambientali, invece, arrivano quelli creati dall’uomo. Un esempio è quello delle Isole Vergini britanniche che devono combattere contro il peso, spesso opprimente, delle crociere che arrivano a coprire il 72% dell’afflusso totale di visitatori. Stesso problema anche per il Kerala, in India dove frane e disastri ambientali, abusivismo edilizio e irrazionale distruzione di habitat naturali hanno favorito la progressiva erosione del suolo con tutte le conseguenze a livello di pericolosità che ne derivano.
Noto, poi, il problema dell’inquinamento turistico che si è delineato recentemente in Giappone. Un problema che ha coinvolto soprattutto le comunità locali dei vicoli di Kyoto e, più in generale, dei centri storici, anche delle grandi città.