Dopo le festività natalizie torniamo, come promesso, con Pillole finanziarie, la rubrica di Business24 che vi guida attraverso il mondo delle finanze personali e che vuole spiegare l’economia in parole semplici. Io sono Marcello Cerro, consulente finanziario certificato EFPA ed oggi parliamo di PIC e PAC.
Investire i propri risparmi è una decisione importante e scegliere la strategia giusta dipende da obiettivi, orizzonte temporale e propensione al rischio. Tra le opzioni più popolari troviamo il Piano di Accumulo di Capitale (PAC) e il Versamento Unico (PIC). Ognuna di queste strategie ha caratteristiche specifiche che le rendono più o meno adatte a diversi scenari di mercato.
Cos’è il PAC (Piano di Accumulo di Capitale)
Il PAC è una modalità di investimento graduale. L’investitore versa periodicamente una somma prefissata (ad esempio mensile o
trimestrale) in uno strumento finanziario, come un fondo comune, un ETF o un portafoglio gestito.
Vantaggi principali:
- Riduzione del rischio di market timing: investendo regolarmente, si evita di dover scegliere il momento “perfetto” per entrare
sul mercato. - Mediazione del costo d’acquisto: acquistando a intervalli regolari, si comprano più quote quando i prezzi sono bassi e meno
quando i prezzi sono alti, riducendo così la volatilità del prezzo medio. - Adatto a chi ha risorse limitate: è accessibile anche con piccoli importi regolari.
Cos’è il PIC (Versamento Unico)
Con il PIC, l’investitore impiega l’intera somma a disposizione in un’unica soluzione. È una strategia che si adatta a chi dispone
di una liquidità significativa e vuole sfruttare subito il potenziale del mercato.
Vantaggi principali:
- Massimizzazione dei rendimenti potenziali: l’intero capitale è immediatamente esposto al mercato, beneficiando appieno di
eventuali rialzi. - Semplicità gestionale: non richiede pianificazione di versamenti futuri.
PAC e PIC a confronto nei diversi scenari di mercato
Mercato Rialzista
PAC: In uno scenario di crescita costante, il PAC può risultare meno vantaggioso rispetto al PIC perché i versamenti successivi
avvengono a prezzi più alti, riducendo il numero di quote acquistate.
PIC: Il versamento unico consente di beneficiare immediatamente dell’intera crescita del mercato, rendendolo la strategia più
redditizia.
Mercato Ribassista
PAC: È particolarmente efficace in questo scenario, perché permette di acquistare a prezzi progressivamente più bassi durante
la discesa del mercato. Quando il mercato riprende a salire, si ottiene un maggiore beneficio dalla rivalutazione delle quote.
PIC: Investendo tutto in un’unica soluzione, si subisce subito l’intera perdita potenziale durante il calo dei prezzi, richiedendo
più tempo per recuperare il valore iniziale.
Mercato laterale (alta volatilità)
PAC: Anche in un mercato laterale, il PAC sfrutta la mediazione dei prezzi, permettendo di ridurre l’impatto della volatilità.
PIC: In uno scenario laterale, il PIC non offre particolari vantaggi, poiché l’investimento potrebbe rimanere stagnante senza
produrre rendimenti significativi.
Quale strategia scegliere?
La scelta tra PAC e PIC dipende da vari fattori:
- Disponibilità di capitale: Se si dispone di una somma significativa, il PIC può essere un’opzione; se si preferisce investire
gradualmente, il PAC è più adatto. - Orizzonte temporale: Il PAC è ideale per chi vuole investire a lungo termine e ridurre il rischio di volatilità; il PIC è più adatto a
chi ha un orizzonte di medio-lungo termine e accetta un rischio maggiore. - Scenari di mercato: Nei mercati ribassisti e volatili, il PAC tende a performare meglio; nei mercati rialzisti, il PIC consente di
ottenere rendimenti più elevati.
Sia il PAC che il PIC hanno vantaggi e svantaggi. Una soluzione bilanciata potrebbe essere integrare entrambe le strategie:
investire una parte del capitale iniziale in un PIC e allocare gradualmente il resto con un PAC. Questo approccio permette di
diversificare il rischio e beneficiare delle caratteristiche di entrambe le modalità.
Prima di scegliere, è sempre consigliabile consultare un consulente finanziario per valutare la strategia più adatta alle proprie
esigenze e al contesto di mercato.
Di Marcello Cerro
consulente finanziario