Olio d’oliva sempre più caro. Nel 2019, il prezzo all’origine è passato non arrivava ai 4 euro al litro mentre ad agosto 2024 ha superato i 9 euro, con un +32% sui prezzi di agosto 2023. Il saldo in pratica è più del doppio rispetto a tre anni fa. La conferma arriva da un’indagine di Altroconsumo che sottolinea aumenti anche dell’80%. Aiutano poco anche le promozioni: nel 2021 lo sconto medio era del 30%, adesso non arriva al 15%.
L’analisi di Altroconsumo ha anche confrontato il listino prezzi medio di marzo 2024 con aprile 2021 in mille punti vendita di diverse città italiane. Fatte salve le offerte il test ha evidenziato rialzi che vanno da +1% a +12% con rialzi più ampi nelle fasce e nelle marche precedentemente considerate più economiche.
L’analisi sottolinea anche un altro fattore. Gli aumenti hanno colpito soprattutto i prodotti più economici con rialzi medi dell’80% mentre per quelli di fascia superiore si è visto un + 65%. La conseguenza più diretta è stata un’omogeneità dei prezzi che ha reso difficile per il consumatore le opzioni di scelta.
Ma allargando la visuale risulta una crisi che, sull’olio di oliva, riguarda panorami anche più ampi. Infatti quella che si abbattuta sul settore, a livello internazionale, è una tempesta perfetta di cambiamenti climatici, prezzi in rialzo e calo della produzione a livello internazionale. Due anni consecutivi di caldo torrido in Spagna hanno limitato i raccolti di olive. Da non dimenticare che la Spagna rappresenta il 40% della produzione mondiale di olio d’oliva.