Il governo degli Stati Uniti ha dichiarato oggi che avrebbe ulteriormente limitato le esportazioni di chip e tecnologie per l’intelligenza artificiale.
Le nuove normative porranno un limite al numero di chip di intelligenza artificiale che possono essere esportati nella maggior parte dei Paesi e consentiranno un accesso illimitato alla tecnologia di intelligenza artificiale statunitense agli alleati più stretti degli Stati Uniti, mantenendo al contempo un blocco alle esportazioni verso Cina, Russia, Iran e Corea del Nord.
L’obiettivo è aiutare gli Stati Uniti a mantenere la loro posizione dominante nell’intelligenza artificiale, controllandola in tutto il mondo. «Gli Stati Uniti sono ora leader nell’intelligenza artificiale, sia nello sviluppo che nella progettazione di chip, ed è fondamentale che continuiamo a essere così», ha affermato la Segretaria al Commercio degli Stati Uniti Gina Raimondo.
Saranno imposti nuovi limiti alle unità di elaborazione grafica avanzate (GPU), che vengono utilizzate per alimentare i data center necessari per addestrare i modelli di intelligenza artificiale. La maggior parte è realizzata da Nvidia.
La norma divide il mondo in tre livelli. Circa 18 paesi, tra cui Giappone, Gran Bretagna, Corea del Sud e Paesi Bassi, saranno sostanzialmente esentati dalle regole. Circa 120 altri paesi, tra cui Singapore, Israele, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, dovranno affrontare limiti nazionali. E ai paesi con embargo sulle armi come Russia, Cina e Iran sarà del tutto vietato ricevere la tecnologia. Inoltre, ai provider con sede negli Stati Uniti che probabilmente riceveranno autorizzazioni globali, come AWS e Microsoft, sarà consentito di distribuire solo il 50% della loro potenza di calcolo AI totale al di fuori degli Stati Uniti, non più del 25% al di fuori dei paesi di livello 1 e non più del 7% in un singolo paese non di livello 1.