«Oggi in America sta prendendo forma un’oligarchia di estrema ricchezza, potere e influenza che minaccia la nostra democrazia». Joe Biden ha tenuto ieri sera, per l’Italia nella notte tra mercoledì e giovedì, il suo discorso di addio da presidente mettendo in guardia da quelle che per lui sono concrete minacce in arrivo con il secondo mandato di Donald Trump alla guida degli Stati Uniti.
L’intervento in diretta tv, durato solo 20 minuti, chiude di fatto una carriera politica di 50 anni. Biden ha rivendicato i successi della sua presidenza e ha lanciato una serie di avvertimenti sui rischi per la democrazia. A partire appunto dalla formazione di un’oligarchia di miliardari di cui però non ha fatto i nomi, anche se i riferimenti a Elon Musk, Jeff Bezos e Mark Zuckerberg appaiono evidenti. In particolare, il presidente ha denunciato una “pericolosa concentrazione di potere nelle mani di poche persone estremamente ricche, il cui abuso di potere, se lasciato correre, avrà delle conseguenze“.
Citando i moniti del presidente Dwight Eisenhower sul complesso militare-industriale quando lasciò l’incarico nel 1961, Biden ha detto di essere “altrettanto preoccupato per la potenziale ascesa di un complesso tecnologico-industriale che potrebbe rappresentare un pericolo reale anche per il nostro Paese“.
Biden ha lanciato altri due moniti: uno contro le “forze potenti che vogliono esercitare la loro influenza incontrollata per eliminare le misure che abbiamo adottato per affrontare la crisi climatica“; l’altro contro la valanga di disinformazione che ha seppellito gli americani. «Gli americani sono sepolti da una valanga di disinformazione e di informazioni errate, che permettono l’abuso di potere. La stampa libera si sta sgretolando… i social media stanno rinunciando a verificare i fatti. La verità è soffocata dalle bugie raccontate per il potere e per il profitto», ha detto.
Biden ha quindi rivendicato il successo della tregua raggiunta a Gaza, aggiungendo che il piano contenuto all’interno dell’accordo è stato preparato e negoziato dalla sua amministrazione, mentre lo staff di Donald Trump è stato aggiornato sul proseguire delle trattative.
Durante il discorso, infine, il presidente uscente ha parlato di intelligenza artificiale, il cui sviluppo “deve essere guidato dagli Stati Uniti, e non dalla Cina“.