L’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città più care d’Italia del 2024 considerando l’aumento del costo della vita sia nelle città capoluoghi di regione che dei comuni con più di 150 mila abitanti.
A vincere questo poco invidiabile primato è Brindisi (+1,8%) seguita da Bolzano con un aumento dell’inflazione media di +1,7%, lo stesso di Siena. Rimini, chiude la triade con il suo +1,6% pari a un incremento, in soldi, di 435 euro a famiglia.
Fuori dal podio Padova, che con +1,5%. Dall’altro lato della classifica, invece, Campobasso, dove con -0,1% si ha addirittura una deflazione e, quindi, un risparmio di 21 euro rispetto alla spesa del 2023. Al secondo posto Biella immobile e senza cambiamenti mentre Caserta non va oltre +0,1% dei prezzi e +21 euro di aumento della spesa.
Allargando l’analisi a livello regionale in testa alla classifica, ex aequo, sia il Veneto che il Trentino un’inflazione annua a +1,3%, terzo il Lazio, +1,2%. Antitetico, invece, l’andamento del Molise, +0,1% pari a +21 euro, seguito dalla Valle d’Aosta (+0,1%, +26 euro) e dalla Basilicata (+0,5%, +105 euro).