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Le reazioni e i commenti dei capi di stato dopo il giuramento di Trump

Rossana Prezioso
20 Gennaio 2025
Le reazioni e i commenti dei capi di stato dopo il giuramento di Trump
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Divisivo anche nei commenti, il nuovo presidente USA incassa le congratulazioni di Putin e le critiche della presidente messicana Claudia Sheinbaum

I primi commenti e le reazioni immediate all’insediamento di Donald Trump vedono in pole position la Russia che si dichiara aperta a comunicazioni con gli Usa sul conflitto in Ucraina. Sul fornte opposto anche Zelensky si congratula con Trump: “Oggi è un giorno di speranza”. “Oggi è un giorno di cambiamento e anche un giorno di speranza per la risoluzione di molti problemi, tra cui le sfide globali”. “Il presidente Trump è sempre risoluto e la politica di pace attraverso la forza da lui annunciata offre l’opportunità di rafforzare la leadership americana e raggiungere una pace giusta e duratura, che è la massima priorità. Ti auguriamo successo, Presidente Trump! Ci aspettiamo una cooperazione attiva e reciprocamente vantaggiosa. Siamo più forti insieme e possiamo fornire maggiore sicurezza, stabilità e crescita economica al mondo e alle nostre due nazioni”.

Immediate le congratulazioni del premier israeliano Benjamin Netanyahu: “Congratulazioni Presidente Trump! Sara e io inviamo i nostri più sentiti auguri a lei, a Melania e al popolo americano per il suo secondo insediamento come Presidente degli Stati Uniti”. “Il tuo primo mandato ha avuto molti momenti importanti nella storia delle relazioni tra i nostri due Paesi. Ti sei ritirato dal pericoloso accordo nucleare iraniano, hai riconosciuto Gerusalemme come capitale d’Israele, hai spostato l’ambasciata americana a Gerusalemme e hai riconosciuto la sovranità israeliana sulle alture del Golan hai anche siglato gli storici Accordi di Abramo, in cui Israele ha fatto pace con quattro Paesi arabi”. “Porteremo la nostra alleanza a livelli ancora più alti. Sono fiducioso che sconfiggeremo l’asse del terrore dell’Iran, avviando una nuova era di pace e prosperità per la nostra regione”, ha continuato. “Ti ringrazio a nome del popolo israeliano per i tuoi sforzi per la liberazione degli ostaggi israeliani. Ora sono pronto a lavorare con te per ottenere la liberazione degli altri ostaggi, distruggere le capacità militari di Hamas e terminare il suo dominio politico su Gaza, assicurando che Gaza non sarà mai più una minaccia per Israele”.

Di ben altro tenore, invece, le dichiarazioni della presidente messicana Claudia Sheinbaum “Non siamo una colonia di nessuno” soprattutto dopo le minacce di rimpatri e dazi da parte di Trump. “Il Messico non è una colonia di nessuno, non è un protettorato di nessuno, il Messico è un Paese libero, indipendente e sovrano. Che si senta chiaramente, che si senta lontano”. “Cosa sarebbe New York senza i mixtechi e le mixteche, è per questo che la chiamiamo ‘Puebla York’? Lì lavorano nei servizi, nell’edilizia e sostengono anche l’economia locale. Sette lavoratori agricoli su dieci negli Usa sono messicani. Gli americani avrebbero cibo in tavola se non ci fossero i messicani e le messicane?”

Molto simile il tono del primo ministro francese François Bayrou secondo cui “Gli Usa hanno deciso una politica incredibilmente dominante in termini di dollaro, di politica industriale, sugli investimenti”. “Se non facciamo nulla, saremo dominati, schiacciati ed emarginati. Questa decisione che spetta a noi, ai francesi e agli europei, perché senza l’Europa non è possibile, è il modo per darci una regolata”.

Vuole mettere le cose in chiaro anche il presidente panamense José Raúl Mulino dichiarando “Il Canale appartiene e continuerà ad appartenere a Panama”dopo che Donald Trump ha nuovamente sottolineato la sua intenzione di riprendere il Canale nel discorso di insediamento come presidente degli Stati Uniti..

Non mancano le parole di Papa Francesco che chiede al nuovo presidente USA di essere “ispirato dagli ideali della Nazione, terra di opportunità e di accoglienza per tutti, spero che sotto la Sua guida il popolo americano prosperi e si impegni sempre nella costruzione di una società più giusta, in cui non ci sia spazio per l’odio, la discriminazione o l’esclusione”. “Mentre la nostra famiglia umana affronta numerose sfide, senza contare il flagello della guerra, chiedo a Dio di guidare i Suoi sforzi nella promozione della pace e della riconciliazione tra i popoli. Con questi sentimenti, invoco su di Lei, sulla Sua famiglia e sull’amato popolo americano l’abbondanza delle benedizioni divine”.

“Auguri di buon lavoro al Presidente Donald J. Trump per l’inizio del suo nuovo mandato alla guida degli Stati Uniti d’America. Sono certa che l’amicizia tra le nostre Nazioni e i valori che ci uniscono continueranno a rafforzare la collaborazione tra Italia e Usa, affrontando insieme le sfide globali e costruendo un futuro di prosperità e sicurezza per i nostri popoli”. Lo afferma il premier Giorgia Meloni. “L’Italia sarà sempre impegnata nel consolidare il dialogo tra Stati Uniti ed Europa, quale pilastro essenziale per la stabilità e la crescita delle nostre comunità”.

FOTO: shutterstock
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