«Negli ultimi mesi i prezzi del gas in Italia e in Europa sono aumentati a causa di vari fattori, come la fine del contratto di transito del gas tra Gazprom e l’Ucraina e la riduzione dei flussi di gas provenienti da Algeria e Azerbaijan, nonché l’offerta stagnante di Gnl. Questi eventi hanno portato ad un maggiore utilizzo degli stoccaggi e ad un aumento delle importazioni dal Nord Europa, influenzando i prezzi del gas in Italia anche in riferimento al prezzo sui mercati europei. Il 2024 si è chiuso con livelli di stoccaggio di gas in Europa inferiori rispetto ai due anni precedenti, a causa degli alti consumi per riscaldamento e produzione termoelettrica. La domanda è aumentata per via delle temperature inferiori agli anni passati e della scarsa ventosità, con relativa minore produzione da parte degli impianti eolici. A dicembre 2024 il prezzo è salito a 47,6 euro al megawattora, con aspettative simili per i prossimi tre mesi». A fare il punto in una informativa alla Camera è stato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto.
Un elemento di possibile mitigazione del prezzo del gas è il previsto aumento della capacità di liquefazione mondiale che crescerà di 47 milioni di tonnellate nel 2025, più del triplo rispetto all’incremento registrato nel 2024. I volumi maggiori (42 milioni di tonnellate) arriveranno dall’entrata in operatività dei progetti statunitensi e canadesi.
In Italia la potenza di fonti rinnovabili installata nel 2024 risulta pari a circa 7,5 Gigawatt, a fronte dei 5,8 Gw del 2023. Nel 2020 erano stati installati 0,8 Gigawatt di nuove rinnovabili, nel 2021 1,3 Gw, nel 2022 3 Gw
In Italia, continua il ministro, tra le azioni che si stanno studiando per l’abbassamento del prezzo del gas va menzionata quella concernente l’anticipazione delle aste relative al gas stoccato. «Si accumula gas a prezzi bassi e si rilascia a prezzi alti, spostando così una parte della domanda in periodi a prezzo più basso, ed evitando di far salire i prezzi nei periodi in cui la domanda risulta maggiormente concentrata. Al tempo stesso gli stoccaggi, riducendo la domanda nei periodi critici, permettono di mettere in sicurezza il sistema», ha spiegato.