A gennaio aumenta sia il clima di fiducia dei consumatori con l’indice che passa da 96,3 a 98,2 punti, sia l’indice composito del clima di fiducia delle imprese da 95,3 a 95,7. Lo comunica l’Istat.
«Bene, si interrompe un calo della fiducia che durava ininterrottamente da 3 mesi, da ottobre 2024. Iniziamo, quindi, l’anno nel migliore dei modi, con un recupero che, però, non basta a compensare quanto perso nel quarto trimestre 2024. Permane, infatti, ancora un piccolo gap rispetto alla fiducia di settembre, ossia prima che iniziasse la discesa, quando si era a 98,3, ossia 0,1 punti percentuali in più – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. – In ogni caso è positivo che migliorino sia i giudizi che le attese sia sulla situazione economica dell’Italia che sulla famiglia. Si tratta ora di vedere se questo trend sarà mantenuto anche nei prossimi mesi, dopo l’arrivo delle bollette di luce e gas e degli stipendi di gennaio 2024, considerato che la raccolta dei dati sulla fiducia avviene nei primi 15 giorni del mese, ossia prima della stangata e dell’amara sorpresa che sta per colpire gli italiani».
Tra i consumatori si evidenzia un diffuso miglioramento delle opinioni soprattutto sulla situazione economica generale e su quella futura: il clima economico aumenta da 96,1 a 101,3 punti e quello futuro cresce da 93,3 a 96,1.
Con riferimento alle imprese l’indice di fiducia aumenta nell’industria (nella manifattura sale da 85,9 a 86,8 e nelle costruzioni cresce marcatamente da 100,9 a 104,2) mentre diminuisce nei servizi di mercato (da 99,6 a 99,0) e nel commercio al dettaglio (da 106,9 a 106,5).