Lorenzo Rovagnati, erede insieme al fratello Ferruccio dell’omonimo e celebre salumificio industriale, risulta tra le tre vittime dello schianto dell’elicottero precipitato nel Parmense. A bordo c’erano anche i due piloti Flavio Massa, 59 anni, e Leonardo Italiani, 30 anni. Quarantunenne, ricopriva il ruolo di amministratore delegato dell’azienda, leader in Italia e nel mondo nel settore dei salumi, un impero che fattura oltre 300 milioni di euro l’anno e dà lavoro a oltre 1.200 persone in più di 20 Paesi.
Padre di due figli, la moglie è in attesa del terzo. Era sposato dal 2019.
Usava l’elicottero per recarsi nel maniero di famiglia, dove è avvenuta la tragedia. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha aperto un’inchiesta sull’incidente. Tra le cause è al vaglio un errore del pilota causato dalla scarsa visibilità dovuta a una fitta coltre di nebbia che avvolge la zona, ma non si esclude nemmeno un guasto meccanico all’elica di coda.
La famiglia Rovagnati ha reinventato il prosciutto cotto, considerato in passato un prodotto di qualità inferiore. Il merito iniziale si deve a Paolo Rovagnati che, sperimentando nuovi metodi di produzione, arriva piano piano ad un prodotto di eccellenza. Negli anni ’80 mette a punto “il prosciutto cotto perfetto” e gli dà un nome: Gran Biscotto, con un marchio a fuoco sulla cotenna come fino ad allora faceva solo il Consorzio di Parma.
Il prodotto viene conosciuto anche in tv e man mano l’espansione aumenta grazie alla produzione di oltre 20 tipi diversi di prosciutti cotti. Dal 2010 sotto la guida degli eredi, Ferruccio e Lorenzo, l’azienda si fa internazionale, comincia a esportare in molti Paesi europei ed extra europei come Francia, Belgio, Germania, Irlanda e Stati Uniti d’America.