Al vertice di Parigi sull’intelligenza artificiale 61 paesi si sono accordati per una AI che sia “aperta”, “inclusiva” ed “etica”. E’ stato anche richiesto un coordinamento più forte della governance dell’IA che richieda un “dialogo globale” e hanno chiesto di evitare la “concentrazione del mercato” in modo che la tecnologia sia più accessibile.
Tra gli obiettivi c’è anche quello di “rendere l’intelligenza artificiale sostenibile per le persone e per il pianeta”. A tal fine, durante il summit è stata formalizzata la creazione di un osservatorio sull’impatto energetico dell’intelligenza artificiale guidato dall’Agenzia Internazionale per l’Energia, come coalizione per un’IA sostenibile che mira a riunire le aziende leader del settore.
«Qui poniamo le basi, insieme all’innovazione e all’accelerazione, di cio’ che permettera’ all’intelligenza artificiale di realizzarsi e di affermarsi, ovvero le chiavi della fiducia», ha commentato il presidente francese, Emmanuel Macron, a conclusione del vertice svoltosi al Grand Palais.
L’accordo non è stato sottoscritto dagli Usa e dalla Gran Bretagna. Nel suo intervento il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, ha difeso la posizione del suo Paese mettendo in guardia contro una “regolamentazione eccessiva” dell’intelligenza artificiale che “potrebbe uccidere un settore in forte espansione“.
Il premier indiano Narendra Modi ha annunciato che il prossimo summit dedicato all’IA sarà organizzato in India.