La Banca centrale russa lascia invariato il tasso d’interesse al 21%, il livello più alto registrato dall’invasione su vasta scala dell’Ucraina all’inizio del 2022. E’ la seconda riunione consecutiva che rimane tutto fermo. Il dato è in linea con le attese degli analisti.
L’ente centrale ha avvertito che potrebbe presto aumentare i costi di finanziamento se l’impennata dei prezzi guidata in gran parte dall’invasione dell’Ucraina non si placa.
Ha affermato che la domanda di prestiti si è attenuata e i risparmi sono aumentati in risposta agli alti tassi di interesse. Ma ha anche osservato che l’economia russa è cresciuta più velocemente del previsto e che le famiglie si aspettano che i tassi di inflazione continuino ad essere elevati.