L’inflazione britannica ha accelerato fino ad un tasso annuale del 3% a gennaio, dal 2,5% di dicembre, secondo i dati ufficiali mostrati oggi dall’ONS.
Gli economisti avevano indicato una lettura del 2,8% a gennaio, la stessa prevista dalla Banca d’Inghilterra.
La banca centrale si aspetta che l’inflazione dei prezzi al consumo raggiunga il picco del 3,7% nel terzo trimestre di quest’anno, quasi il doppio del suo obiettivo del 2%, soprattutto a causa dell’aumento dei costi energetici e delle tariffe regolamentate per le bollette domestiche e le tariffe degli autobus.
Ma il Governatore Andrew Bailey e i suoi colleghi affermano che un rallentamento del mercato del lavoro probabilmente manterrà un freno all’aumento delle richieste salariali quest’anno, dopo un’accelerazione alla fine del 2024, limitando il rischio di un aumento della pressione inflazionistica.
L’indice dei prezzi alla produzione ha registrato un rimbalzo dello 0,5% su base mensile, dopo il -0,2% del mese precedente e contro il +0,2% stimato dagli analisti. A livello annuale si è registrata una variazione pari a +0,3%, contro il -0,1% del mese precedente e contro il +0,1% atteso.
L’indice core, al netto di cibo, bevande, tabacchi e petrolio, ha segnato un +0,3% su mese, mentre è salito dell’1,5% su base annuale.