Oggi la Cina ha lasciato invariati i tassi di interesse di riferimento sui prestiti, dimostrando che le autorità stanno procedendo lentamente con gli stimoli monetari, dando priorità alla stabilità finanziaria e valutaria. Il tasso primario sui prestiti a un anno (LPR) è stato mantenuto al 3,10%, mentre l’LPR a cinque anni è rimasto invariato al 3,60%.
Ricordiamo che i tassi LPR sono i tassi di riferimento sui prestiti che vengono stabiliti mensilmente da 18 banche cinesi. La Pboc basa i suoi tassi di prestito di riferimento ogni mese sulla base delle quotazioni dei principali istituti di credito del Paese. Le banche, a loro volta, valutano i nuovi prestiti utilizzando il tasso primario di prestito come riferimento. I tassi LPR (loan prime rate) a 1 anno sono i tassi di riferimento per la determinazione dei tassi sui prestiti che le banche commerciali erogano a favore di famiglie e imprese che rientrano nella cosiddetta categoria di clientela migliore, mentre i tassi LPR a 5 anni sono i tassi per la determinazione delle rate sui mutui.
La banca centrale cinese ha dichiarato la scorsa settimana che avrebbe adeguato la sua politica monetaria al momento opportuno per sostenere l’economia, in un contesto di crescenti venti contrari esterni, in particolare a causa della minaccia di un’escalation della guerra commerciale con gli Stati Uniti sotto la presidenza di Donald Trump.
Pechino conta sul massiccio stimolo finanziario annunciato a settembre per rilanciare prestiti e investimenti, mentre la brusca flessione del mercato immobiliare e la fragile fiducia dei consumatori incidono sulla fiducia degli investitori. L’obiettivo è che l’economia cresca secondo l’obiettivo del governo di circa il 5% quest’anno.