Le vendite dell’industria italiana sono calate notevolmente a dicembre, secondo quanto riporta l’Istat.
Il fatturato dell’industria è sceso del 7,2% su base annua dopo essere diminuito del 2,5% a novembre, con quest’ultimo dato rivisto dall’iniziale calo del 2,6%.
Su base mensile si registra un calo del 2,7% che segue l’aumento dell’1,4% di novembre, rivisto dall’iniziale incremento dell’1,5%.
Nell’ultimo trimestre del 2024, in termini congiunturali, il dato segna un aumento sia in valore dello 0,4% sia in volume dello 0,2%.
«Una Caporetto! Una disfatta per le nostre industrie. Un crollo che dura ininterrottamente da 21 mesi consecutivi. E’ dall’aprile del 2023, infatti, che le nostre industrie registrano un calo tendenziale nei dati corretti per gli effetti di calendario e, purtroppo, non riescono a uscire da questo burrone nel quale sono precipitate – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. – Il fatturato totale nel 2024 è diminuito del 4,3% rispetto al 2023, -4,7% quello interno (dati corretti per gli effetti di calendario), mentre rispetto al 2022, secondo il nostro studio, il gap è del 5%, -5,5% quello interno. Un capitombolo che sta avendo effetti nefasti sul Pil e sulla crescita, e dal quale non si potrà uscire fino a che i consumi delle famiglie non torneranno a decollare».