Il settore siderurgico europeo in difficoltà deve essere protetto e le misure di salvaguardia sulle importazioni di acciaio devono essere rafforzate. Questo il pensiero del ministro dell’Industria francese Marc Ferracci che ha parlato a margine del vertice sul futuro dell’industria siderurgica a Parigi.
Il vertice, che riunisce i ministri dell’Industria dei principali Paesi europei e a cui partecipa la presidenza di turno del Consiglio dell’UE, rappresenta un passaggio strategico in vista del dialogo sul settore siderurgico che la Commissione europea avvierà nei prossimi giorni. Al centro della discussione, le sfide attuali della siderurgia, il percorso di decarbonizzazione e le strategie per rafforzare la competitività del comparto, garantendo la continuità produttiva in Europa.
Al termine dell’incontro i ministri partecipanti firmano un non-paper sul rilancio e il rafforzamento dell’industria siderurgica europea.
Serve un piano d’azione urgente per la siderurgia europea: questo il principale appello contenuto in una dichiarazione congiunta sottoscritta oggi da Belgio, Italia, Spagna, Francia, Lussemburgo, Romania e Slovacchia. Dinanzi a queste sfide, l’Ue deve tra l’altro, proseguire nel breve termine “un uso largo e efficace degli strumenti di difesa commerciale dell’Ue per garantire agli acciaieri dell’Unione un quadro di concorrenza internazionale equo e leale“.
«È assolutamente necessario agire subito per recuperare la competitività che in questi anni le nostre imprese hanno perso. E occorre agire subito per ciò che è la prima forma industriale, vale a dire, l’energia. Questa deve essere garantita alle nostre imprese, a cominciare delle imprese siderurgiche, per essere competitive sulla strada che noi condividiamo della piena decarbonizzazione, e quindi della tecnologia green – spiega il ministro Urso. – Peraltro l’Italia è il modello da seguire, essendo la prima in Europa per la produzione di acciaio green e va tutelata questa produzione dalla concorrenza sleale che viene da altri continenti, per questo con altri ministri miei omologhi di Francia, di Spagna e di altri paesi europei, abbiamo presentato un documento, che tuteli le imprese sulla via della decarbonizzazione rispetto alla concorrenza sleale di altri attori globali. Oggi – avverte Urso – è tanto più importante anche a fronte della sfida competitiva e delle decisioni dell’amministrazione Trump».