A febbraio nell’Eurozona l’indice Pmi manifatturiero si è attestato a 47,6 punti, in aumento dai 46,6 punti di gennaio. Lo comunica S&P Global secondo cui il dato ha toccato e febbraio il livello massimo da due anni, pur rimanendo ampiamente in contrazione.
Le aziende, si legge in una nota, “hanno avuto un approccio meno aggressivo con i tagli alle scorte di materie prime, dei semilavorati e degli acquisti, mentre le aspettative di crescita del settore manifatturiero sono risultate tra le più ottimistiche dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia all’inizio del 2022“.
Entrando nello specifico delle singole economie la debolezza del settore manifatturiero francese si è attenuata a febbraio, grazie a contrazioni più morbide nella produzione e nei nuovi ordini, insieme ad un miglioramento del morale delle imprese, secondo i dati di Hamburg Commercial Bank e S&P Global. Il dato è migliorato a un massimo di nove mesi di 45,8 rispetto ai 45 di gennaio, ma è rimasto in territorio di contrazione per il 25° mese consecutivo. La stima flash si è attestata a 45,5.
L’attività industriale italiana è rimasta in territorio di contrazione nel mese di febbraio, a causa della debolezza sostenuta della domanda, anche se il calo è stato più contenuto. Il PMI manifatturiero HCOB Italia si è attestato a 47,4 punti, rispetto al precedente 46,3 e alla stima di consenso di 46,7. La lettura ha segnato l’11esimo mese consecutivo di contrazione, ma il più morbido da cinque mesi.
Il settore manifatturiero della Germania ha mostrato segni di ripresa a febbraio, con un rallentamento della flessione al ritmo più lento in oltre due anni.
L’HCOB Germany Manufacturing PMI compilato da S&P Global è salito a 46,5 il mese scorso rispetto al 45,0 di gennaio, segnando il livello più alto dal gennaio 2023, pur rimanendo al di sotto della soglia di 50,0 che indica la crescita.
L’indagine ha rivelato cali modesti nella produzione, nei nuovi ordini e nelle vendite all’esportazione, con il calo più contenuto nei nuovi ordini dall’aprile 2022. Tuttavia, l’occupazione ha subito un brusco calo, con un’accelerazione del tasso di perdita di posti di lavoro che è stato il più rapido degli ultimi tre mesi.