«Se gli attori dovessero chiederlo potremmo mettere in campo una partecipazione pubblica. Una partecipazione che ci consente di garantire meglio lo sviluppo industriale degli impianti evitando gli errori del passato, che sono stati fatti anche in questo campo». Queste le parole di Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del made in Italy, a margine di una visita al Centro Enea del Brasimone (Bologna) a proposito dell’ex Ilva.
«Non escludiamo affatto che ci sia una partecipazione largamente minoritaria dello Stato che possa accompagnare questo processo di rilancio produttivo e di riconversione industriale dai forni a caldo ai forni elettrici», ha aggiunto.
Intanto è stato raggiunto al ministero del Lavoro l’accordo per la proroga della cassa integrazione straordinaria per 12 mesi per i lavoratori di Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria, scaduta il 28 febbraio scorso. Coinvolti in totale 3.062 lavoratori rispetto alla richiesta iniziale di 3.400. A firmare l’intesa i rappresentanti dell’azienda e le organizzazioni sindacali Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm, Usb e Ugl.
I sindacati sono stati convocati dal governo a Palazzo Chigi l’11 marzo per un aggiornamento sulla situazione del gruppo Acciaierie d’Italia.
Il tavolo, secondo quanto si apprende da fonti sindacali, sarà alle 18.30.