I metalmeccanici sono pronti di nuovo ad incrociare le braccia il prossimo 28 marzo quando sono previste otto ore di sciopero nazionale con manifestazioni provinciali e regionali nella stessa data. E’ quanto hanno proclamato le segreterie nazionali di FIM CISL, FIOM CGIL e UILM UIL per chiedere la ripresa della trattativa con Federmeccanica e Assistal per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici, interrotta a novembre.
Il contratto riguarda circa 1,5 milioni di lavoratori.
Le richieste dei sindacati si riferiscono ad un contratto scaduto a giugno dello scorso anno e prevedono un aumento di stipendio per il livello C3 (ex quinto livello) di 280 euro lordi per il triennio luglio 2024-giugno 2027 contro i 173 euro offerti dalle aziende. I sindacati chiedono anche una riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali.
La nuova mobilitazione, che fa seguito alle 16 ore di sciopero proclamate tra dicembre e febbraio, sarà preceduta il 21 marzo da tre assemblee in cui è attesa la presenza di migliaia di delegati, che si svolgeranno in contemporanea al nord, al centro e al sud Italia.