«Abbiamo realizzato più in 43 giorni di quanto la maggior parte delle amministrazioni realizzi in 4 o 8 anni, e abbiamo appena iniziato. Torno in quest’aula stasera per riferire che lo slancio dell’America è tornato. Il nostro spirito è tornato. Il nostro orgoglio è tornato. La nostra fiducia è tornata. E il sogno americano sta crescendo, più grande e migliore che mai. Il sogno americano non è stoppabile e il nostro Paese è sull’orlo di una rimonta come il mondo non ha mai visto e forse non vedrà mai più». Nel più lungo dei discorsi sullo Stato dell’Unione mai tenuto da un presidente Usa, ben un’ora e 39 minuti costellati da contestazioni da parte dei democratici, Donald Trump ha ribadito su tutti i fronti la sua linea politica di fronte al Congresso riunito, rivendicando i suoi successi, affermando che “l’età dell’oro dell’America è appena cominciata” e che l’”America è tornata”.
Dopo la lite in diretta della scorsa settimana con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nello Studio ovale, Trump ha affermato che il presidente ucraino gli ha inviato una lettera in cui dichiara di essere pronto a negoziare e firmare un accordo minerario. Ha inoltre dichiarato che intraprenderà “un’azione storica per espandere in modo drammatico la produzione negli Stati uniti di minerali critici e terre rare” entro la fine della settimana.
«Ci riprenderemo il Canala di Panama», ha spiegato ricordando che la costruzione dell’opera è avvenuto al costo di “migliaia di vita americane“. «Lo abbiamo dato alla Cina e ce lo riprenderemo», ha detto il presidente che ha citato l’accordo raggiunto ieri da BlackRock per acquistare due dei maggiori porti del Canale da CK Hutchinson, società che ha base a Hong Kong.
Trump ha ribadito il suo voler prendere anche il controllo della Groenlandia.
Ha difeso i dazi imposti sostenendo che le sue tariffe “renderanno l’America ricca di nuovo”, ma ha riconosciuto che “ci potrebbe essere un piccolo disturbo” e “potrebbe esserci un periodo di aggiustamento”.
Sul fronte economico ha proposto di rendere strutturali i tagli fiscali del suo primo mandato e di approvare una legislazione per eliminare le tasse sulle ore straordinarie, tra le altre proposte. «Tra le mie massime priorità c’è salvare la nostra economia e dare un sollievo immediato e drammatico alle famiglie lavoratrici. Abbiamo ereditato dall’ultima amministrazione una catastrofe economica e l’incubo inflazione. Abbiamo sofferto la peggiore inflazione degli ultimi 48 anni, ma forse persino nella storia del nostro paese. Come presidente, sto lottando ogni giorno per invertire questo danno e rendere l’America di nuovo accessibile», ha detto.