L’ottavo test sulla navicella di SpaceX si è concluso con un’altra semi battuta d’arresto, infatti, il razzo Super Heavy è riuscito rientrare con successo alla base Mechazilla, ma senza la capsula esplosa in volo alcuni minuti dopo il decollo.
Si è concluso così nella notte l’ottavo test della Starship di SpaceX, la navicella progettata dall’azienda di Elon Musk per futuri viaggi verso la Luna e Marte.
Anche il settimo test era terminato con un’esplosione, avvenuta sempre nelle fasi successive al decollo. L’incidente ha causato una pioggia di detriti che ha raggiunto Filadelfia e causato ritardi nei voli in alcuni Stati Usa.
Dopo cinque minuti il razzo si è correttamente separato dalla capsula e quindi è rientrato verso Terra, dove si agganciato alla torre di lancio, chiamata Mechazilla, dalla quale era partito poco meno di sette minuti prima. I motori della capsula si sono invece spenti prima del previsto e non è più stato possibile mantenere il controllo dell’assetto.
“Il veicolo ha subito un rapido disassemblaggio non programmato e il contatto è stato perso – si legge in un post su X – È immediatamente iniziato il coordinamento con i responsabili della sicurezza per mettere in atto le risposte di emergenza previste. I test di volo verranno esaminati per comprendere meglio la causa di quanto accaduto“.