In Giappone i salari reali sono diminuiti nel mese di gennaio dopo due mesi di lievi guadagni, i dati arrivano a pochi giorni dai negoziati salariali annuali che si tengono ogni primavera presso le principali aziende del Paese.
Nonostante gli stipendi regolari siano aumentati più del previsto in oltre 30 anni e gli straordinari siano aumentati, aumentando i salari nominali, l’inflazione ai massimi degli ultimi due anni ha trascinato verso il basso i salari reali, un indicatore che i decisori politici ritengono fondamentale per raggiungere una crescita economica guidata dai consumi.
I salari reali aggiustati per l’inflazione, che determinano il potere d’acquisto dei consumatori, sono scesi dell’1,8% a gennaio rispetto all’anno precedente, hanno mostrato i dati del ministero del lavoro. Il calo ha seguito un aumento rivisto dello 0,3% a dicembre e un guadagno dello 0,5% a novembre.
Il tasso di inflazione al consumo utilizzato dal ministero per calcolare i salari reali, che include i prodotti alimentari freschi ma non i costi di affitto, è salito al 4,7% su base annua, il valore più alto da gennaio 2023.
Secondo i dati, lo stipendio regolare, o stipendio base, è aumentato del 3,1% a gennaio, dopo l’aumento rivisto del 2,6% di dicembre, segnando il balzo più grande dal 1992. Anche la retribuzione degli straordinari, un indicatore della solidità dell’attività aziendale, è aumentata del 3,1%, dopo un aumento rivisto dello 0,8% a dicembre.
La scorsa settimana, la più grande associazione sindacale giapponese ha dichiarato che i suoi sindacati affiliati chiedevano un aumento medio degli stipendi del 6,09%, la loro richiesta più audace in oltre 30 anni.