Continuano ad essere molto tesi i rapporti tra Cina ed Usa. Da oggi entrano in vigore i dazi di Pechino del 10-15% a carico di alcuni prodotti agricoli americani, ultima rappresaglia contro la mossa Usa che ha appena doppiato al 20% le tariffe su tutto l’import verso gli Stati Uniti di beni made in China in base all’incapacità del Dragone di fermare i flussi del fentanyl, la droga sintetica che è responsabile di circa 100mila morti all’anno in America.
Nel mirino della Repubblica popolare sono finiti pollame, grano, mais e cotone al 15%, mentre i dazi su soia, sorgo, carne suina e bovina, prodotti ittici, frutta, verdura e latticini rimangono al 10%. Secondo gli analisti queste misure mirano a colpire la base elettorale di Trump, mantenendo però margini per eventuali negoziazioni commerciali.
L’economia cinese, tuttavia, affronta sfide interne, come la debolezza dei consumi, la crisi del debito immobiliare e l’elevata disoccupazione giovanile.